Nel 2019 andrà in scena la terza edizione dell’Ironman Emilia Romagna a Cervia. Quello che segue è un articolo scritto da un triatleta romagnolo, nato e cresciuto a due passi da Cervia, che mi auguro possa essere utile a tutti i triatleti che non conoscono cosi bene questa terra. Come arrivare? Dove dormire? Dove mangiare? Come sono i percorsi di gara? Trovate qui tutte le risposte.

La Romagna e lo sport

Cervia, e più in generale tutta la Romagna, offrono probabilmente la più vasta e eterogenea offerta turistica costiera che l’Italia possa avere. Cerchi una località di mare tranquilla adatta alle famiglie? Cerchi una località di mare alla moda e vivace, adatta al popolo giovani e dei locali notturni? Cerchi una località di mare ricca di storia? Cerchi una località di mare con una cucina tipica rinomata in tutto il mondo? Cerchi ospitalità e un clima familiare? A Cervia trovi tutto questo, e nel corso degli ultimi decenni è cresciuta tantissimo anche l’offerta dedicata al mondo degli sportivi.

A maggio 2019 si correrà la 23esima edizione della Granfondo del Sale (con i suoi 170km e 2400mt di dislivello) che, assieme a altre famosissime granfondo romagnole come la Davide Cassani di Faenza e, ovviamente assieme alla regina Nove Colli di Cesenatico, rendono il territorio appetibile ai quasi 100.000 atleti italiani tesserati con le federazioni ciclitiche e triathlon (oltre a un numero elevatissimo di atleti stranieri).

Parlando di podismo, oltre alle tante gare su distanze fino ai 21km, gli eventi principali sono senza dubbio le maratone di Rimini, Ravenna e Cesenatico. Ma anche gli ultramaratoneti troveranno interessante questa terra, con la storica 100km del Passatore che parte da Firenze e arriva a Faenza e con la massacrante Nove Colli Running da 200km.

L’Ironman sbarca a Cervia

Il 23 settembre 2017 alle ore 7.30 dalla spiaggia libera di Cervia viene dato lo start al primo evento Ironman sulla distanza canonica dei 3.8km – 180km – 42km in Italia. Era una data attesa da tantissima gente. Ovviamente dai triatleti iscritti alla gara e dagli organizzatori, ma non solo.

C’era tutta la popolazione del territorio, compresa parte delle amministrazioni comunali, che non aveva la minima idea di cosa fosse un Ironman e sui vari social negli ultimi 15 giorni, quando forse un pò tardivamente ci si è resi conto dei blocchi stradali per tutta la giornata, ricordo che si scatenò un vero e proprio l’inferno. I pochi non addetti ai lavori che avevano visto solo le edizioni del Triathlon Sprint Cervia si chiedevano quale fosse il motivo di chiudere tutto il lungomare per l’intera settimana dell’evento e il motivo della chiusura al traffico per cosi tante ore delle strade di Cervia-Milano Marittima (oltre che delle strade dei 180km bike fino a Bertinoro) nel giorno della gara.

Io quel giorno ero uno degli atleti in gara e, nonostante la fatica, stavo notando qualcosa di stranamente piacevole e imprevisto. Ero appena partito per i 180km del percorso bike e dopo appena 5-6km siamo transitati da una località che forse subiva, oggettivamente, i disagi maggiori data la scarsità di vie d’uscita per la popolazione locale. Eppure c’era non poca gente lungo la strada in un clima festoso a fare il tifo! E da li in poi è stato un crescendo di tifo in ogni località attraversata: gli abitanti di Santa Maria Nuova, Forlimpopoli e Bertinoro hanno regalato a noi atleti un calore davvero non atteso. Anche sul percorso run il calore del pubblico è stato oltre ogni aspettativa, e se in zona Cervia ce lo potevamo attendere data la presenza dei familiari degli atleti in gara, nelle zone un pò più lontane come Milano Marittima questo tifo era un pò più difficile da prevedere.

Nei giorni seguenti a quel 23 settembre, la risposta della popolazione sui social era diametralmente opposta a quanto manifestato prima del 23 settembre e tantissima gente comune, oltre a ringraziare gli atleti e gli organizzatori per lo spettacolo offerto, già si chiedeva la data dell’edizione 2018 e la speranza di avere questo evento a Cervia per ancora tanti anni.

Se per l’edizione 2017 il popolo romagnolo si era dimostrato non del tutto preparato all’evento, nell’edizione 2018 sono venute fuori tutte le nostre capacità di accoglienza turistica. Sui social nessuno si è lamentato; gli hotel hanno offerto pacchetti studiati ad-hoc per i triatleti proponendo parcheggi bici custoditi, pacchetti benessere wellness per il relax pre-gara e colazioni al mattino presto il giorno della gara; i ristoranti e addirittura gelaterie hanno incluso nei loro menu alcune voci studiate apposta per l’occasione (ricordo ancora il gelato gusto “Ironman” di una gelateria nei pressi dell’arrivo); tanta gente della zona si è organizzata per fare tutto il possibile per essere all’alba in spiaggia, sentire suonare l’inno italiano e vivere le emozioni della partenza di questa gara.

Ironman Emilia Romagna ha avuto anche, bisogna dirlo, la fortuna di godere di un clima davvero ottimo nel weekend di gara di entrambe le edizioni. Mare piatto e trasparente, poco vento (e su questo percorso bike generalmente il vento è una costante) e una temperatura dell’aria gradevolissima sia al mattino presto che nelle ore centrali del giorno.

La frazione di nuoto – il mare di Cervia

Cervia non ha la fortuna di avere una bella reputazione relativa al suo mare e probabilmente, se fossi nei panni del turista medio che arriva in riviera per il suo soggiorno di 10-15 giorni nei mesi centrali dell’estate, potrei pensarla allo stesso modo. Le calde (a volte caldissime) giornate di luglio e agosto e il fondale basso e sabbioso causano un innalzamento della temperatura dell’acqua che spesso è causa della fioritura delle poco piacevoli alghe e mucillagini (specialmente nel pomeriggio, quando si verificano le temperature più alte della giornata). Inoltre, l’elevato numero di turisti, causa un intorbidimento del mare a causa del fondale costituito da sabbia molto fine e quindi facilmente sollevabile. Vogliamo evidenziare, però, che tutto ciò non è assolutamente sinonimo di acque inquinate e la bandiera blu che ormai da molti anni viene attribuita da Lega Ambiente a queste zone ne è la prova.

Ma se fino a ora abbiamo parlato del mare che è conosciuto dai turisti estivi, in realtà noi “locali” abbiamo la fortuna di vivere il nostro mare in tutti i periodi dell’anno e vi garantisco che da settembre a giugno il mare è di tutt’altro livello. A fine settembre le temperature si sono abbassate quel tanto che basta per ripulire il mare dalle fioriture di alghe e l’acqua diventa incredibilmente trasparente, specialmente nelle prime ore del mattino. Nelle prime due edizioni di Ironman (2017 e 2018), la fortuna di aver goduto di giornate di sole e con vento pressochè assente ha regalato frazioni di nuoto spettacolari, con un mare talmente piatto e trasparente. Talmente trasparente che l’edizione 2018 è stata resa ancora più “frizzante” anche per una indimenticabile nuotata da 3.8km in una enorme vasca marina piena di meduse belle grandi (ma per fortuna generalmente poco o nulla urticanti).

Ricordo, per concludere, che il fondale nei pressi della riva è molto basso e quindi si può tranquillamente camminare/correre nei primi e negli ultimi 30-50mt.

La frazione ciclistica – Bertinoro, prima salita del ciclista romagnolo

Bertinoro, pur essendo una salita tutt’altro che difficile, è una di quelle salite che ogni ciclista della zona scalerà mille volte. E’ la prima salita che un neofita ciclista romagnolo tenterà di scalare; è la prima salita della Nove Colli, che ogni ciclista deve fare almeno una volta nella vita; è, inevitabilmente, la salita dell’Ironman Emilia Romagna. A differenza del tracciato della Nove Colli, quello dell’Ironman è leggermente diverso e sicuramente da non sottovalutare.

Dopo aver superato il centro storico di Forlimpopoli con un affascinante e caloroso passaggio dalla piazza principale, si prende Via Armando Diaz e si prosegue per circa 1km. Si svolta quindi a sinistra imboccando via Ausa Vecchia, una stretta strada di campagna che è stata perfettamente riasfaltata proprio pochi giorni prima della prima edizione di Ironman Emilia Romagna nel settembre del 2017. Al termine di quest’ultimo tratto di pianura inizia la salita a Bertinoro.

Sono solo 2.3km, per una ascesa totale di 150mt. Davvero numeri molto contenuti, ma che non devono ingannare e non devono essere sottovalutati. Per quale motivo? Innanzitutto, dopo aver pedalato a ritmo costante e regolare per 40km in totale assenza di dislivello, la gamba si ritrova all’improvviso a spingere su una pendenza dell’8-10% per un primo strappetto di circa 300-400m. Dopo questo prima parte la strada si addolcisce leggermente tornando a pendenze più pedalabili (indicativamente siamo al 4-6%) fino al bivio con Via Badia. Da qui parte lo strappo più duro di tutto il percorso con l’ultimo km da più del 10% di pendenza media e punte del 14%.

Insomma, ribadiamo che la salita dell’Ironman Emilia Romagna è molto breve e con un dislivello complessivo non proibitivo, ma che non deve essere sottovalutata perchè specialmente al secondo giro (per gli atleti dell’Ironman) si farà sentire. Se poi ci si mette il vento che, quasi costantemente, nella seconda parte della mattinata soffia dal mare verso l’entroterra rendendo difficoltosi gli ultimi 30-40km di frazione bike, il quadro è completo.

La frazione podistica – Cervia e Milano Marittima

Sono 4 giri da 10km per la versione Ironman, 2 giri da 10km per la nuova versione 70.3 del 2019. Fra le edizioni 2017 e 2018 ci sono state alcune variazioni che tuttavia hanno a mio avviso lasciato inalterata la spettacolarità e la bellezza di questa frazione.

Il tracciato è completamente pianeggiante e sicuramente non noioso. Sono assenti i lunghi rettilinei tipici di Nizza e Lanzarote che mettono duramente alla prova anche la tenuta mentale degli atleti. Si attraversano le zone principali del comune di Cervia: ovviamente il lungomare, ma anche il centro storico di Cervia, la banchina del porto cittadino, il centro di Milano Marittima con i suoi famosi negozi e i suoi locali notturni.

Nel 2017 c’è stato anche un suggestivo passaggio di circa 1.5km all’interno della pineta di Cervia, che però nel 2018 è stato sostituito dalla zona pedonale di recente costruzione del lungomare di Milano Marittima.

I numeri delle edizioni passate

Nel 2017 gli iscritti alla gara sono stati 2562. Il vincitore è stato il tedesco Andreas Dreitz in 8h01m. Prima delle donne è statala britannica Lucy Gossage in 9h06m. Il più veloce degli italiani è stato Ivan Risti con si classifica al sesto posto in 8h26m.

Numeri abbastanza simili per l’edizione 2018, con 2644 atleti in gara. Il vincitore è stato il tedesco Andi Boecherer che termina in 8h01. Fra le donne ha vinto la connazionale Daniela Saemmler in 9h05m. Il più veloce degli italiani è stato Domenico Passuello con si classifica all’ottavo posto in 8h38m.

Un tema particolarmente interessante quando si parla di Ironman è senza dubbio la caccia alle slot per il campionato del mondo di Kona, Hawaii. Ironman Emilia Romagna mette in palio 40 slot che vengono divise su tutti i vari age group in base al numero di partecipanti in ogni categoria. Per questo motivo le categorie con più slot, ma allo stesso le categorie più competitive, sono le 5 categorie degli uomini dai 30 ai 54 anni, che assegnano da sole circa il 50% delle slot. Tutti i numeri, per ogni categoria, sono consultabili nella parte di risultati e statistiche della gara al link
https://www.raceplan.it/web/analisi_evento.php?cod_evento=4&edizione=2018#5 , ma già qui vi possiamo anticipare che se appartenente alla categoria M35-39, per ambire a una slot Kona (senza passare dalla lotteria del roll-down che è imprevedibile) dovrete completare la gara in circa 9h06m, mentre se avete 40-44 anni il vostro tempo target è intorno alle 9h15m. Insomma… roba per pochi!

Come arrivare a Cervia?

Cervia si può raggiungere comodamente tramite l’autostrada A14 con le uscite consigliate di Cesena (per chi arriva da sud) o di Forli (per chi arriva da nord). Una volta usciti dall’autostrada sono necessari ancora circa 10km (uscendo a Cesena) o 20km (uscendo a Forli) di strada provinciale piuttosto scorrevole. L’aeroporto internazionale più vicino è quello di Bologna, ma a breve riapriranno il traffico aereo civile anche sugli aeroporti di Rimini e di Forli.

Dove dormire?

Sono due le cose che a Cervia non mancano mai: i posti dove dormire e i posti dove mangiare. Generalmente l’atleta si butta subito alla ricerca di soluzioni alberghiere, magari attraverso i soliti siti web come trivago o booking. Ecco: nel caso di Cervia, questa modalità di prenotazione non dico che sia sconsigliata (perchè io stesso proverei in un primo momento a fare cosi, se dovessi andare in località che non conosco), ma quanto meno dovreste tenere in seria considerazione anche la pressochè infinita disponibilità di appartamenti in affitto.

Il lungomare di Cervia è infatti occupato quasi interamente da hotel, alcuni dei quali anche molto belli e ricchi di servizi come piscine, centri benessere, ristoranti, ecc ecc… ma nelle tante viuzze interne, a poche decine o centinaia di metri dal lungomare, sorgono tantissime abitazioni che nella stagione estiva vengono affittate per periodi non inferiori a una settimana, ma che a fine stagione i proprietari si accontentano anche di affittare per 3-4-5 giorni. Questi appartamenti difficilmente li troverete online: forse oggi i figli di qualche proprietario di appartamenti inizia a spingerli sui gruppi fb o su airbnb, ma il proprietario cervese medio (spesso over 60 anni) è ancora oggi abituato a mostare un semplice cartello “affittasi” sulla ringhiera di casa e quindi del tutto invisibile sul web.

Il mio consiglio? Venite a trascorrere un weekend a Cervia: ne approfitterete per fare un bel sopralluogo sui percorsi di gara ma anche per fare una passeggiata all’interno di Cervia alla ricerca di un appartamento logisticamente comodo per i giorni di gara.

Dove mangiare?

Vale più o meno lo stesso discorso fatto prima per il pernottamento: il mangiare a Cervia non rappresenta di certo un problema.

A Cervia, nel raggio di 1000mt dalla zona centrale di gara (spiaggia libera, per intenderci) potrete soddisfare praticamente qualsiasi palato e qualsiasi portafoglio. Si parte, ovviamente, dalla piadina.

La piadina a Cervia è ovunque. Credo che non sia possibile camminare 300mt a Cervia senza incrociare un chiosco di piadina. Costa poco (da 1 euro per una piadina vuota fino a 5 euro circa per una piadina o un crescione farcito) e è buonissima. A parte questo street-food tipicamente romagnolo, a Cervia non mancano pizzerie e ristoranti dove poter assaggiare cucina tipica romagnola sia di carne che di pesce.

Un’altra alternativa è rappresentata dagli stabilimenti balneari. Da pochi anni una ordinanza comunale ha permesso agli stabilimenti balneari, che prima potevano fare solo servizio bar e piccola ristoranzione, di allestire vere e proprie cucine e restare aperti anche oltre l’orario del tramonto. Se volete quindi cenare in spiaggia, a pochi passi dal mare, è quindi possibile farlo.

Pubblicato da Luca Novali

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